Livelli di riferimento per esposizione di emergenza

LIVELLI DI RIFERIMENTO PER LE SITUAZIONI DI ESPOSIZIONE DI EMERGENZA D.LGS. 101/2020 art. 172 – D.P.C.M. 29/04/2022

Tabella A – Criteri generici per la pianificazione di misure protettive in situazioni di esposizione di emergenza, espressi in dose proiettata dall’inizio dell’esposizione.
Misura protettiva Criteri generici per la dose proiettata (mSv)
Riparo al chiuso** 10 (dose efficace proiettata in un tempo di 2 giorni)
Evacuazione1 da 20 a 50 in relazione al livello di riferimento fissato
(dose efficace proiettata in un tempo di 7 giorni)
Dislocazione2 30 (dose efficace proiettata in un tempo di 30 giorni)
Somministrazione di Iodio stabile 40 (dose equivalente alla tiroide proiettata nei sette giorni dall’inizio dell’esposizione)

1 Misura protettiva urgente attuata nella pima fase dell’emergenza, principalmente per contrastare la via di esposizione dell’inalazione da nube radioattiva, che consiste nel trasferimento di persone dalle loro case in un centro di raccolta di emergenza (ad esempio previsto in sede di pianificazione) per un periodo temporale relativamente breve.

2 Trasferimento di persone dalle loro case, o dai centri di evacuazione di emergenza, in un luogo diverso per un periodo di tempo prolungato, con lo scopo di evitare l’esposizione a medio-lungo termine alla radioattività presente nell’ambiente.

Tabella B – Criteri generici di dose assorbita (Gy) per esposizione esterna acuta per l’individuo rappresentativo della popolazione interessata dall’emergenza, proiettata in un intervallo di tempo inferiore a 10 ore ai fini dell’attuazione di misure protettive urgenti3 da adottare per evitare o limitare reazioni tissutali che comportano seri effetti deterministici.
Organo o tessuto Criteri generici di dose assorbita (Gy)
Corpo intero (midollo osseo) 1
Polmoni 1
Pelle 10 su 100 cm2
Tiroide 1
Cristallino 1
Gonadi 1
Feto 0,1

3 Le misure protettive preventive dovrebbero essere attuate immediatamente anche in condizioni di difficoltà, e includere avvisi al pubblico e azioni urgenti di decontaminazione.

Tabella C: Criteri generici di dose assorbita4 (Gy) a seguito di un’esposizione interna acuta per l’individuo rappresentativo della popolazione interessata dall’emergenza ai fini dell’attuazione di misure protettive urgenti5 da adottare per evitare o limitare reazioni tissutali che comportano seri effetti deterministici.
Organo o tessuto Criteri generici di dose assorbita (Gy)
Midollo osseo 0,2 Gy per radionuclidi con numero atomico Z ≥ 90

2 Gy per radionuclidi con numero atomico Z ≤ 90

Polmoni 30
Colon 20
Tiroide 2
Feto 0,1

4 I valori di dose assorbita riportati in tabella si riferiscono alla dose rilasciata a seguito di esposizione interna acuta in un arco di tempo di 30 giorni a partire dalla data di esposizione che produrrà gravi effetti deterministici nel 5% degli individui esposti.

LIVELLI DI RIFERIMENTO DI DOSE PER L’INTRODUZIONE DELLA IODIO PROFILASSI PROPOSTI DALL’OMS*

Gruppi di popolazione Vie di introduzione da tenere in considerazione Livelli di riferimento
Neonati, infanti, bambini, adolescenti fino a 18 anniDonne in gravidanza ed in allattamento Inalazione (ed ingestione**) 10 mGy di dose evitabile alla tiroide
Adulti <40 anni Inalazione 100 mGy di dose evitabile alla tiroide
Adulti >40 anni Inalazione 5 Gy di dose proiettata alla tiroide

* WHO, 1999, ** ingestione di latte da parte dei lattanti quando non sono disponibili prodotti alternativi

CEVaD Emergenze nucleari e radiologiche – ISPRA 2010
Manuale per le valutazioni dosimetriche e le misure ambientali